Scrivo perché ho speranza – Fortebraccio

Qualche giorno fa, in un post bello e appassionato pubblicato su questo blog, Giorgio Sbordoni, commentando la folla inferocita di Torre Maura che pesta i panini destinati ai rom, raccontava la sua preoccupazione, la sua paura – ma anche il suo disgusto – per quello che stiamo diventando o che siamo già diventati. Paure e preoccupazioni fondate e condivise da tanti e anche da chi scrive. Poi è arrivato Simone, 15 anni di Torre Maura, e la sua lezione di civiltà ai fascisti di Casapound (ma anche a tutti noi) e la paura è diventata speranza. Sì, speranza, perché quella che sta crescendo è una bella generazione.

fototorremaura

Simone, Greta Thunberg, Ramy e Adam sono soltanto gli esempi più noti. Ma tanti altri se ne potrebbero citare: dagli studenti di Padova che scendono in piazza con i metalmeccanici per dire basta alle morti sul lavoro ai giovani del liceo musicale di Calenzano che sostengono la lotta dei lavoratori della Bagnolo, licenziati per aver chiesto gli arretrati. Per non parlare dei – tanti – giovani e giovanissimi presenti alle grandi manifestazioni di Milano contro il razzismo e di Verona per i diritti civili. Fausto Durante, sindacalista e intellettuale cosmopolita, scrive su Facebook: “vi devo dire che se siamo costretti a pubblicare migliaia di post per celebrare il coraggio di Greta Thunberg e di Simone di Torre Maura abbiamo un problema enorme. E quel problema siamo noi”.

Fortebraccio

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