Coronavirus, la Danimarca esclude dagli aiuti di stato le imprese che hanno sede nei paradisi fiscali

Nel fine settimana, il governo danese ha comunicato di aver prorogato la durata dei suoi programmi di aiuto alle imprese e ai lavoratori in difficoltà a causa del coronavirus. Il Paese scandinavo è stato colpito dalla pandemia in misura minore rispetto ad altri Stati europei ma la crisi economica ha colpito duramente il tessuto produttivo nazionale. Da qui la decisione di aumentare il budget degli aiuti di circa 100 miliardi di corone danesi, equivalenti a circa 13,5 miliardi di euro. Lo riferisce il New York Times.

Ma dagli aiuti di stato, ha tenuto a sottolineare il governo – guidato dalla quarantunenne socialdemocratica Mette Frederiksen – saranno escluse una serie di aziende. A non poter beneficiare del sostegno pubblico dello Stato saranno infatti le imprese che pagano le imposte nei paradisi fiscali pur operando in Danimarca. Escluse dall’intervento sono anche le società che, nonostante la crisi, stanno continuando a pagare dividendi ai propri soci e persino quelle che riacquistano le proprie azioni. Una decisione destinata a far discutere.

Fortebraccio News

20 pensieri riguardo “Coronavirus, la Danimarca esclude dagli aiuti di stato le imprese che hanno sede nei paradisi fiscali

  1. non c’è tant da discutere secondo me: i soldi pubblici sono i soldi delle tasse che tutti paghiamo; se un’azienda paga le tasse in un altro paese, giustamente non deve avere alcun contributo, anzi , lo richieda nel paese dove paga le tasse!

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  2. Giusto!Ma per l’articolo 53 della nostra Costituzione “Tutti concorrono alle spese pubbliche in ragione della propria capacità contributiva e con il criterio della progressività dell’intero sistema tributario”! I Costituenti furono talmente precisi da definire che “Tutti” Significa ” anche gli stranieri”!Quindi anche gli sranieri delle multinazionali devono “concorrere” alle nostre spese pubbliche e con il criterio della progressività!

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    1. Non sono d’accordo.
      Chi preferisce pagare le tasse nei paradisi fiscali, di faccia aiutare da quei paesi.
      Una multinazoonsle non è una persona fisica.

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      1. Una multinazionale è composta da persone fisiche come le nostre SPA e in quanto tali per la nostra Costituzione nel suo articolo 53 devono partecipare alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva e con il criterio della progressività! Se poi della nostra Costituzione, fondata sull’equità e la solidarietà di cui nei suoi articoli 2,3 e 53, ce ne freghiamo…allora finiamola qui! Una domanda;dobbiamo chiedere prestiti all’Europa o chiedere che tutti gli evasori paghino le tasse? Da sempre sono i lavoratori e pensionati che pagano,pur possedendo un misero 20% circa del reddito nazionale, il 95% dell’intero gettito dell’Irpef mentre gli altri evadono alla grande e da sempre per puro voto di scambio e consenso politico! Ora hanno anche la flat tax!Siamo ritornati completamente allo statuto albertino! Infatti,di fatto, la progressività è rimasta sui redditi effettivi di buste paga e pensioni! Un vero sistema tributario liberista preliminare alla economia liberista!”Affamare la bestia” ovvero “affamare lo stato”! Come? “Non pagando le tasse”!Una evasione fiscale storica denunciata già nel 1920 dall’allora ministro delle finanze Filippo Meda nel suo progetto di riforma dei tributi diretti.Denunciava dai latifondisti agli industriali dai liberi professionisti ai commercianti mentre gli operai e impiegati non sfuggivano con la complemetare sul reddito sulle buste paga.Ancora oggi, in violazione dell’articolo 53 della Costituzione,è purtroppo così! Un fisco liberista e di classe che massacra i lavoratori e pensionati e mette in crisi tutto il sistema economico!

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    2. Gli stranieri con le gambe si, ma le multinazionali hanno una Fiat tax, un’aliquota fissa. Poi in Olanda fanno accordi con il ministero delle finanze fuori da ogni regola e lo chiudono apponendo il segreto di stato

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  3. Mi sembra una scelta condivisibile trattandosi di a.d.S indipendentemente dal fatto che tali aziende concorrano al benessere e alla occupazione sul territorio. È un segnale significativo che dimostra una chiara visione delle questioni.

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    1. Intanto noi applichiamo l’articolo democratico 53 della nostra Costituzione e facciamo concorrere alle spese pubbliche gli stranieri che producono reddito nel nostro paese e su redditi effettivi.Solo così eviteremo di lamentarci! Avevo i calzini bianchi ed i pantaloni corti e sentivo parlare,in casa e fuori,di evasione fiscale ed esportazione di capitali all’estero ed in particolare in Svizzera. Non erano certamente gli artigani a farlo ma i grandi capitalisti che erano e sono i grandi elusori ed evasori che portano i capitali neri e regolari nei paradisi fiscali,Ma i paradisi fiscali esistono perchè esistono i capitali neri e regolari! Il pensiero neoliberista ; ” Affama la bestia” ovvero ” Affama lo stato” ovvero ” Non pagare le tasse” ovvero “Creiamo debito pubblico e fai fallire lo stato sociale con alti interessi che noi intaschiamo investendo nei titoli di stato”! Una vera redistribuzione di reddito dalle classi meno abbienti a quelle capitalistiche con l’aiuto dei piccoli evasori alla base della piramide dell’evasione.Piccoli evasori produttivi,commerciali, libere professioni che sono e saranno le vittime dei loro carnefici alleati!

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      1. Caro Roberto, credevo invece che (chissà perché) gli evasori fiscali sono proprio gli stipendiati e i pensionati. E nemmeno mi risulta che pagano le tasse. Mi viene il dubbio se mi risulta giusto oppure sbagliato. Devo rivedere le cose. D’accordo con i grandi evasori, lì il discorso cambia.

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  4. In ambito UE esistono le varie direttive madre figlia contro le doppie imposizioni così come in ambito extra UE esistono le Convenzioni contro le doppie imposizioni fra stati.
    Il principio di Capacità contributiva in Italia ed a favore dello stato è stato, per pietà istituzionale e ragioni di gettito, calpestato più volte (al riguardo storicamente interessanti tante analisi del Prof. Enrico De Mita).
    Il principio di progressività non vuol dire diritto di esproprio. Personalmente inserirei, come in Germania, dei limiti costituzionali all’esosita’ statale che è comunque una scelta politica fortunatamente lasciata alla libera concorrenza fra stati.
    Quale sarebbe la pressione fiscale accettabile nell’ipotesi di tassazione comune UE e quali spese coprire con quella pressione fiscale? Bha!

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  5. Prima di dire giusto all’ esclusione degli aiuti bisognerebbe informarsi anche. Il governo italiano e costretto a dare aiuto a f.c. Intanto gli aiuti sarebbero solo rivolti alle fabbriche fiat che lavorano in Italia e che pagano quanto dovuto in Italia. Quindi servirebbero a difendere l’ occupazione in Italia. Per cui aiuti si ma con le dovute garanzie per l’ occupazione dei lavoratori in Italia. Certamente gli aiuti non servirebbero per mantenere gli aiuti della fiat in America.
    Lei crede sarebbe piu opportuno non dare aiuti e far chiudere gli stabilimenti Fiat in Italia? Fidatevi anche un po del governo italiano che stupidi non sono e certamente ne sanno piu di te e di me messi insieme.Anche A me dispiace che Fiat a portato sede in Olanda e domicilio fiscale in G.B. ma questo governo si sta operando affinche nascono condizioni favorevoli per far ritornare in Italia sia Fiat che molte grandi aziende che sono andate via

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